Recensione Osteria O’Ciardin sant’Egidio del monte Albino. Un’osteria 2.0

Articolo con la recensione dell’Osteria O’Ciardin a sant’Egidio del monte Albino. Un’osteria 2.0 tra tradizione e innovazione

LA LOCATION E IL SERVIZIO DELL’OSTERIA O’CIARDIN

Ci troviamo in un giardino di un palazzo situato al centro di Sant’Egidio del Monte Albino, un paese posto ai piedi dei suggestivi Monti Lattari. Il locale dispone di 3 sale coperte, spazi all’aperto e un parcheggio per le auto. Interni in legno, camino in pietra e mise en place ricercata ma non troppo, rendono il posto davvero bellissimo. Io ci sono stato poco prima di Natale e ho avuto la fortuna di trovare la sala arredata per le festività, quindi l’ambiente davvero magico, caldo e accogliente.

Un servizio contraddistinto da una particolare attenzione al dettaglio e al cliente. Luigi, il proprietario, è disponibilissimo e sempre disposto a scambiare due chiacchiere con tutti i clienti, anche per dare delle delucidazioni riguardo il menù, gli ingredienti e le ricette.

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IL MENÙ E I PREZZI DELL’OSTERIA O’CIARDIN A SANT’EGIDIO

Io ho provato in anteprima i piatti del nuovo menù che entrerà in vigore da Gennaio 2022 con il progetto “Osteria dei Monti Lattari”. Tramite questo progetto, l’osteria punta ad utilizzare esclusivamente prodotti locali, provenienti dal parco dei Monti Lattari per valorizzare le eccellenze.

Un menù da Osteria sì, ma Osteria 2.0 che punta al rispetto di 3 principi (territorialità, innovazione e stagionalità):

  • Innovazione: Alla base del menù ci sono piatti semplici, caserecci, territoriali che rispecchiano la tradizione contadina della zona, ma vengono totalmente reinventate sia nella presentazione che nelle preparazioni.
  • Stagionalità: Il menù varia in base alle stagioni e a ciò che la terra offre. Un esempio? I latticini che compongono il tagliere cambiano continuamente, freschi (provola, mozzarella e ricotta) d’estate, stagionati per l’inverno. L’unica costante è ovviamente il celeberrimo “Provolone del Monaco”

COSA HO ASSAGGIATO ALL’OSTERIA O’CIARDIN

Eravamo in 3 e Luigi ha tenuto a farci assaggiare 3 antipasti e 3 primi piatti che secondo lui meglio rispecchiavano l’essenza del nuovo menù. Tutti i piatti sono caratterizzati da un connubio perfetto di sapori e consistenze che regalano gioie immense al palato:

  • Baccalà in Cbt su crema di patate viola, chips di cipolla croccante e pomodorini confit: nonostante il Merluzzo non sia un abitante del Mare Nostrum, il Baccalà è un piatto che è profondamente radicato nella cucina della zona;
  • Sciuanella con zuppa invernale a base di lenticchie, funghi e castagne: la sciuanella è una particolare polenta, preparata nel vicino paese di Tramonti, a base di farina bianca di mais, cotta in pentola, viene poi fatta raffreddare e infine fritta. Un piatto invernale, semplice ma ricco di sapori e capace di emanare un “calore” unico;
  • Pancia di maiale in Cbt, saltato in fondo bruno, su spuma di cavolfiore e crema di cavolo nero, coperto da una sfoglia croccante di provolone del monaco: Carne tenera, scioglievole molto saporita e succosa;
  • Pasta e patate (gialle, viola e dolce americana) con baccala affumicato in più consistenze: di una cremosità unica, ma mai monotona, spezzata dalla croccantezza delle chips di baccalà;
  • Fusilloni con stracotto di capra dei Monti Lattari, cipolla e caciotta Zì mari (prodotta esclusivamente a Pimonte): preparazione simile a quella della Genovese, ma con meno cipolla. Una carne dalla consistenza tenera e sfilacciosa il cui sapore non viene minimamente coperto dal sapore della cipolla;
  • Spaghettone cacio e pepe con provolone del monaco e bucce d’arancia: crema cacio e pepe ricca di sapore, molto densa, particolarmente apprezzata l’aggiunta delle scorzette d’arancia che con il suo sapore dolce-acido, sgrassa e ripulisce il palato.

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