Taverna Addo Scialone a Monterforte Irpino: Autentica cucina irpina

Articolo dove vi parlo delle mia esperienza alla taverna “Addo Scialone” a Monteforte Irpino (AV). Un posto dove trovare l’autentica cucina irpina.

LA LOCATION E IL SERVIZIO DELLA TAVERNA

La “Taverna addo’ Scialone” si trova a Monteforte Irpino, un piccolo paese dell’Irpinia a pochi km da Avellino. Il locale è composto da una sola sala interna, giusto una quindicina di posti a sedere, un ambiente caldo e familiare. Tra vecchie pentole appese, foto di battute di caccia e un cinghiale imbalsamato, non può mancare il camino, utilizzato sia per riscaldare l’ambiente che per cucinare. La conduzione è interamente familiare, del servizio e della cucina se ne occupano Carmine e la moglie.

IL MENÙ E I PREZZI DELLA TAVERNA ADDO SCIALONE

Una cucina autentica e senza fronzoli che permette di riscoprire piatti e sapori di ricette andate ormai perse. L’autentica cucina irpina, quella di un tempo ormai lontano (quando degli animali non si buttava via nulla), fatta di piatti semplici e ingredienti poveri. Carmine, il cuoco-proprietario, ha un’intera famiglia a cui rivolgersi quando è alla ricerca di nuovi piatti da proporre. 

Ingredienti di ottima qualità e soprattutto a km 0. Ciò che non è prodotto o coltivato da loro è acquistato da produttori dell’Irpinia. 

Il menù non è fisso, ma cambia giornalmente in base alla disponibilità e alla voglia di Carmine, ma state sicuri che non ne resterete delusi. I prezzi dei piatti non sono indicati, ci è stato però detto che per un pasto completo (antipasto, primo e secondo) non spenderete più di 30-35€. Vi posso assicurare che in molti difficilmente riusciranno ad andare oltre l’antipasto ma non per la bontà dei piatti, quanto per l’abbondanza.

COSA HO ASSAGGIATO ALLA TAVERNA ADDO SCIALONE

É in questo caso che l’antipasto non ha il significato di anticipare il pasto, ma quello di sostituirlo completamente. Tra un tagliere di salumi e formaggi, una zuppa con ceci, castagne e porcini  e tanto tanto altro, addirittura la trippa con patate, cotta in un’anfora di terracotta direttamente nel camino. Ecco un elenco delle varie pietanze che lo componevano:

  • Formaggi (Pecorino 12 mesi, Caciocavallo e Cacioricotta con tartufo)
  • Salumi di Calitri (Capicollo, pancetta e prosciutto crudo)
  • Trippa e patate cotta nel forno a legna
  • Zuppa di soffritto con cuore, polmoni, pancreas un po’ di tutto tranne fegato
  • Zuppa di ceci, castagne e porcini
  • cucciole di maiale

Piatti ricchi di sapori, e davvero ottimi, l’unico requisito è che siate persone che non si facciano intimidire facilmente. Pietanze preparate con parti degli animali che nella maggior parte delle cucine di ristoranti, verrebbero identificate come scarti.

Poi un bis di primi, giusto per non esagerare:

  • Tagliatelle con cipolla ramata di Montoro, fegato di maiale, fiano di Avellino, salvia e parmigiano
  • Fusillo avellinese con ragù di agnello e scagliette di pecorino di Capocastello

Anche qui, sono superflue le parole per descrivere l’esplosione di sapori e il mix di odori che sono sprigionati da questi piatti.

Per terminare poi: uno stinco di maiale cotto al forno con patate. Carne tenera e molto saporita, patate davvero molto saporite.

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