Recensione Pizzeria A Modo Bio
Recensione della Pizzeria “A Modo Bio” di Salerno.
LA MIA ESPERIENZA
Di seguito troverete la recensione con i dettagli della mia esperienza presso la pizzeria “A Modo Bio” di Salerno. Sono stato alla pizzeria per una cena in compagnia di amici il 04/08/2021. Eravamo in 3. In fondo troverete alcune foto delle pizze e dei fritti. Ecco lo scontrino:
📍LOCATION
La pizzeria si trova a Brignano Inferiore, una frazione collinare di Salerno. Non dispone di un parcheggio riservato ai clienti, ma potrete parcheggiare la vostra auto lungo la strada. Il locale dispone di una sala interna e di un giardinetto esterno dove sono posizionate le botti in legno. La sala interna è caratterizzata da un arredamento essenziale ma caratteristico, con tavolini in legno, mura in mattoni e un albero che spunta dal tavolo. Per quanto riguardava le botti in legno, l’unico aspetto positivo è l’elevato grado di privacy del quale potrete godere, di contro, in estate, all’interno delle botti non vi è molto ricircolo d’aria e quindi il calore tende a farsi sentire, inoltre se siete in compagnia di un gruppo abbastanza numeroso, non potrete accedervi.
🤵🏼SERVIZIO
Avevamo prenotato un tavolo, quando siamo arrivati, prima di farci accomodare, il personale ci ha trattenuto qualche minuto per completare le procedure di identificazione. Il tavolo nella botte era comunque già stato preparato e di conseguenza non abbiamo dovuto attendere altro tempo. All’interno delle botti è presente una pulsantiera tramite la quale potrete richiamare l’attenzione del personale. Per ordinare abbiamo avuto qualche problema, dopo numerosi tentativi non andati a buon fine, abbiamo fatto ricorso alle vecchie maniere, cercando di richiamare l’attenzione del cameriere con la voce. Nel complesso, il servizio è stato abbastanza sbrigativo e rapido (non tanta attesa per fritti e pizze), con un personale che ha un’adeguata conoscenza del menù e potrà quindi aiutarvi nella scelta nel caso foste indecisi.
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📋MENU
Stranamente, nonostante fossimo in piena estate, la prima pagina del menù (non in foto), si apre con la dicitura “Menù invernale”. Forse a causa di una dimenticanza del personale.
Il concetto di “Bio” è ritrovato soprattutto nell’impasto, che viene utilizzato per la realizzazione delle pizze, il quale è costituito da una farina di tipo 1, arricchita con circa 20 tipologie di cereali e semi tostati. Infatti, non troverete il tipico impasto napoletano, ma avrete il piacere di assaggiare una pizza che si rivela morbida e leggera al morso, leggermente croccante durante la masticazione per via dei semi e con un cornicione abbastanza alto.
L’offerta di fritti, non tutti home-made, è abbastanza ampia e variegata, si nota l’assenza di qualche grande classico, ma di contro troverete alcuni pezzi molto intriganti che non tutte le pizzerie hanno. Per quanto riguarda le pizze, la proposta di abbinamenti è abbastanza interessante, alcuni per nulla scontati e poco spazio alle pizze della tradizione, probabilmente anche per seguire la stagionalità degli ingredienti.
❗️GIUDIZIO
Sala interna molto carina, un’idea unica nel suo genere quella delle botti in legno che però non mi ha molto convinto. Trovo che le botti siano più adatte ad una location di montagna o di campagna, comunque non in città. Servizio informale, abbastanza sbrigativo ma veloce (ad eccezione di qualche problema iniziale). Proposte del menù molto soddisfacenti e particolari, sia per quanto riguarda l’impasto che i topping. Di seguito troverete delle considerazioni su alcune pietanze.
- Crocchè: Fatti artigianalmente all’interno della pizzeria, hanno un ottimo sapore ed un perfetto contrasto di consistenze; panatura mista (pangrattato fino e grosso) super croccante, cuore di patate morbido e condito con prezzemolo, pezzetti di salame e parmigiano. Semplice ma buono.
- Vesuvio (Cambiata in pizza normale): Pizza abbastanza difficile da realizzare, con tanti ingredienti e tanti sapori da dover bilanciare, ma che riesce a regalare una forte esperienza sensoriale alle vostre papille gustative. Il sapore dolce della ricotta, contrasta perfettamente con quello forte della nduja, rendendo piacevole la nota di piccantezza.
- Scarpariello: Pizza molto semplice ma ben riuscita. Pochi ingredienti ma di ottima qualità e perfetto abbinamento. Il sapore ricorda il piatto di pasta “Scarpariello” ma riportato su una pizza dall’impasto morbido e leggero.
- Vicariello: Anche in questo caso si va un abbinamento di sapori tradizionale. La crema di parmigiano aiuta ad amalgamare la pizza e dà un tocco di cremosità in più al morso, forse a mancare in questa pizza è la croccantezza delle chips di melanzane fritte, che nonostante l’ottimo sapore sono risultate morbide. Tuttavia la pizza è riuscita.
La Scarpariello e la Vesuvio sono state quelle che più mi sono piaciute.
VOTO: 8.5
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FOTO
Pizza Vesuvio (Provola, ricotta, nduja, pomodoro, salame, grana padano, olio evo bio e basilico) Pizza Scarpariello (spacchetelle in succo, parmigiano in cottura, pecorino romano all’uscita, olio evo bio, basilico) Pizza Vicariello (pomodoro bio, melanzane tonde fritte, crema di parmigiano, bocconcino di Bufala, olio evo bio, basilico) Crocchè classico (ripieno con prezzemolo e pezzi di salame) Crocchè classico