Recensione Riso e Latte Milano. Cucina milanese in una location anni 60′.

19 Dicembre 2021 magnamm cotoletta, cucina milanese, risotto alla milanese, risotto con ossobuco, romantico

Articolo con la mia esperienza e la recensione del ristorante Riso e Latte a Milano. Ottima cucina milanese in una location che ricrea un appartamento degli anni 60′.

LA LOCATION E IL SERVIZIO DEL RISTORANTE RISO E LATTE A MILANO

Il ristorante si trova in pieno centro, in via Camperio, a pochi passi dal Duomo e dal Castello Sforzesco. Uno dei punti di forza del locale è proprio l’arredamento che cerca di ricreare un ambiente familiare e informale, proprio come quello che si poteva respirare in una comune casa italiana degli anni 60′. Tutto è studiato nei minimi particolari per farvi vivere un’esperienza a 360 gradi, dalla musica di sottofondo al juke box posto all’ingresso, passando per le tovagliette, le posate e persino l’abbigliamento del personale puntano in questa direzione. Il locale ha tante piccole salette, sviluppate anche sua più piani e con dei carinissimi panni stesi ad asciugare. Un’atmosfera che definirei quasi magica

Il personale è gentilissimo e cordiale, disposto a chiarire qualsiasi vostra perplessità riguardo i piatti. L’attesa è nella media (ovviamente dipende da quello che scegliete).

POTREBBE INTERESSARVI: DOVE MANGIARE A MILANO

IL MENÙ E I PREZZI DEL RISTORANTE RISO E LATTE A MILANO

Il menù è composto esclusivamente da piatti tipici della cucina milanese e lombarda, piatti poveri di cucina contadina e casalinga. Vengono utilizzate materie prime di ottima qualità, provenienti da piccole realtà produttive e cercando di rispettare il più possibile la stagionalità degli ingredienti. Burro e formaggi provengono da un allevamento biologico del parco del Ticino, mentre la pasta viene fatta in casa. Come non apprezzare poi l’utilizzo del pane “Michetta”, un formato di pane simile alla “Rosetta”, ma priva di mollica e leggerissima. Oggi ormai è quasi introvabile, sia a causa dell’elevata competenza richiesta per la sua produzione, sia per la scarsa profitabilità (a causa dello scarso peso, dovrebbe essere venduto ad un prezzo altissimo).

Protagonista del menù non può non essere il Riso e latte, un piatto povero che veniva preparato nelle case lombarde durante gli anni 60′, quando in assenza di altri ingredienti, per dare un tocco di sapore in più, il riso era cotto nel latte. Qui è preparato sia secondo la ricetta pura, classica, sia con abbinamenti originali.

Lo stesso vale per i dolci, rigorosamente preparati da loro e seguendo le ricette originali. E il caffè, servito con la moka e con una deliziosa “lingua di gatto”.

COSA HO ASSAGGIATO AL RISTORANTE RISO E LATTE A MILANO

Siamo partiti subito con l’assaggio della “Busseca alla Milanese”, trippa in umido con verdure, pancetta e fagioli bianchi di Spagna servita in terrina. Un piatto ricco di sapore, molto fragrante e caldo che trasmette il calore casalingo. Ovviamente non potete non accompagnarla con la “Michetta”.

Poi abbiamo assaggiato 3 piatti principali:

Cotoletta di vitello alla milanese con l’osso (350 grammi circa): carne di vitello, come da tradizione alta 2 centimetri, fritta nel burro biologico chiarificato. Servita con l’osso, panatura croccante e asciutta, dall’interno leggermente rosato per esaltare la qualità della carne che si presenta tenera, saporita e succosa. Una delle migliori mai provate.
Risotto alla milanese con ossobuco di vitello: riso carnaroli “Zangirolami” con zafferano dell’Aquila in stimmi, mantecato con burro biologico e Parmigiano, servito con il classico ossobuco di vitello. Ossobuco cotto alla perfezione, tenerissimo. Risotto molto saporito e mantecato alla perfezione.
Riso e latte viola: Riso originario “Zangirolami” cotto nel latte, cremoso e dal chicco morbido, mantecato con speck, scamorza affumicata, crema di barbabietola e nocciole delle Langhe. La cottura nel latte rende i chicchi morbidissimi. Un perfetto mix di sapori e consistenze. Perfetta l’idea di inserire il tocco croccante con le nocciole. Altrettanto ben riuscito il tentativo di spezzare la dolcezza del piatto con la sapidità dello speck e l’affumicatura della scamorza.

TROVATE ALTRI CONTENUTI NELLE STORIE IN EVIDENZA

STORIE IN EVIDENZA