Recensione Piadineria Artigianale Pascoli

La Piadineria Pascoli si trova in zona Corso Buenos Aires a Milano. Le piadine possono essere sia prese per l’asporto che consumate al momento, infatti il locale ha anche dei posti a sedere sia interni che esterni. Nel caso decideste di sedervi, sarà il personale a prendere la vostra ordinazione e a servirvi.

La gestione è familiare e Simone è davvero una bomba, ci mette impegno e passione nella preparazione del prodotto, curandone tutti gli aspetti, a occuparsi del servizio troviamo invece il padre, una persona cordiale e gentile. Entrambi trattano tutti i clienti come persone di famiglia e sono sempre pronti e disponibili a scambiare due chiacchiere, lavoro permettendo.

Se pensate di venire qui e di mangiare a classica e semplice piadina da fast-food vi sbagliate di grosso.

In primis l’impasto, preparato giornalmente con ingredienti di prima qualità e seguendo la tradizione (ma senza strutto) e steso al momento. Da segnalare la disponibilità di impasti speciali: integrale, alla canapa e al farro. La farina usata per l’impasto giornaliero proviene dallo storico molino piacentino Dallagiovanna, uno dei pochi che usa ancora lavare il grano prima della sua macinatura.

Passiamo alle farciture, qui a sorprendere non è solo la qualità degli ingredienti (salumi artigianali del piacentino e nduja calabra) ma anche la numerosità delle possibili combinazioni, circa un centinaio. Si passa dalle classiche a quelle più porcose ( con pulled pork, hamburger ecc..). E se tutti questi abbinamenti non dovessero soddisfarvi, potete sempre decidere di crearne una al momento.

Da menzionare anche l’assortimento di birre artigianali, del birrificio “Biboc”.

Abbiamo assaggiato una piadina e un rotolo (piadina arrotolata), la sfoglia si presenta soffice e fragrante all’interno e leggermente croccante all’esterno.

– Piadina: Mortadella, funghi, squacquerone e crema di tartufo, ingredienti ben bilanciati, si riescono a cogliere tutte le sfumature di sapore.

– Rotolo: Porchetta, mozzarella di bufala, pomodoro e nduja calabra. Più arrogante e prepotente, non eccessivamente forte la nduja che viene tenuta a bada dalla mozzarella. Eccezionale e saporitissima la porchetta.

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